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Corsair Accelerator Cache SSD: Visto da vicino
Come già accennato la serie Accelerator è contraddistinta da una colorazione nera con dettagli arancioni, pertanto l'SSD si presenta con una scocca completamente in nero opaco con un adesivo nella parte alta riportante la scritta Accelerator in arancione.
Su tale adesivo è riportato il Part Number visibile attraverso la finestrella presente sulla confezione e la capacità dell'SSD.
Nella parte posteriore è presente un altro adesivo riportante il codice seriale da utilizzare per scaricare e installare il software Dataplex necessario per il funzionamento della funzione cache. Per ovvi motivi tale codice è stato oscurato nelle foto.
Un particolare che sfugge facilmente riguarda l'assenza di viti sulla scocca dell'SSD. Le due parti che la compongono sono infatti tenute saldamente unite da sei gancetti (3 per lato), pertanto per aprire l'SSD sarà necessario fare leva con un piccolo cacciavite per sollevare la scocca nella parte bassa. Questa operazione comporta un leggerissimo danneggiamento della vernice nelle parti in cui si fa leva, ma, nel nostro caso, non ha portato al danneggiamento dell'adesivo riguardante la garanzia; ricordiamo infatti che tale operazione annulla la garanzia.
Abbiamo rimosso la cover del drive da 60GB pertanto potrebbe risultare leggermente diverso da quello da 30GB oggetto dei test.
Una volta aperto salta subito all'occhio il fatto che solo metà della custodia è utilizzata, il PCB misura infatti pochi cm e tale particolarità rende l'SSD anche molto leggero.
Il PCB è fermato alla scocca attravero tre viti; una volta rimosso, ruotandolo, troveremo il chip SandForce utilizzato, ovvero un SF-2181, che ricordiamo essere predisposto per la connessione SATA 2, ma non per la ben più performante SATA 3. Tale controller apporta comunque benefici prestazionali rispetto al precedente SF-1222, migliorando sostanzialmente le IOPS. Per un drive di questo tipo, in cui il transfer rate conta poco, ci sembra una scelta appropriata al fine di ridurre i costi di produzione. Su ambo i lati del PCB sono presenti 4 moduli NAND flash (8 in totale) MLC a 25nm riportanti la sigla 29F664G08CBAAA, ogni modulo realizzato da Micron ha una capacità di 8GB, per un totale quindi di 64GB, 4GB sono però utilizzati per ospitare il firmware del controller. Assente in questo caso, al contrario di altri SSD per Caching di altre aziende, un grande quantitativo di memoria dedicato all’overprovisioning, generalmente utilizzato per garantire prestazioni costanti nel tempo.
La differenza sostanziale tra il modello da 30GB e quelli da 45GB e 60GB, risiede nel fatto che il primo utilizza un controller SandForce SF-2141 a 4 canali contro gli otto canali dell'SF-2181 utilizzato nelle versioni più capienti. Tale scelta è dovuta ad una ottimizzazione dei flussi in base alla capacità in quanto sarebbe stato inutile inserire un controller a 8 canali per gestirne solo 4.