Abbiamo eseguito per alcuni giorni i classici test per vedere come si comportava la tastiera EPOMAKER Brick 87. Vediamo nel dettaglio le nostre impressioni.
Ergonomia
La EPOMAKER Brick 87 adotta il formato TKL all’80% (87 tasti) con una forma davvero unica e soprattutto con CAPS trasparenti in PBT nel caso in cui sceglieste il modello con la colorazione Clear Black. Questo particolare modello/colorazione potrebbe creare ad alcuni qualche problema di digitazione. Infatti a meno che non siate abituati a digitare senza guardare i tasti la digitazione potrebbe risultare difficoltosa soprattutto con una retroilluminazione RGB classica. Per ovviare al problema potrei consigliarvi di impostare un’illuminazione con un colore uniforme e neutro altrimenti dovrete porre la tastiera sotto una fonte di luce in modo da evitare ombre sui CAPS e ottimizzare la leggibilità dei font stessi.
Questo è forse l’unico contro di questo modello/colorazione assieme al layout di digitazione che rimane esclusivamente US. Per il resto la dotazione e numero di tasti e funzioni permette di assolvere con estrema facilità ad ogni compito. Che sia la digitazione o il gaming.
La digitazione in sé è assicurata da una notevole solidità della tastiera che non produce alcun suono strano o di cedimento. Infatti come sempre la recensione odierna è stata scritta direttamente dalla tastiera in analisi.
I CAPS con questa forma arrotondata e smussata permettono un grip ed una pressione precisa del singolo tasto.
La qualità nel complesso rimane ottima.
Game
Per le prove in game abbiamo aggiornato i titoli e ci siamo soffermati su un unico titolo che è il nuovissimo Call Of Duty Modern Warfare III. Ringraziamo infinitamente e nuovamente Activision per la disponibilità dimostrata nel supportarci e fornirci il gioco completo.
In gioco la EPOMAKER Brick 87 ha confermato l’opinione fatta a priori di utilizzarla. Quindi un ottimo feeling e soprattutto un’ottima risposta e reattività grazie alla scelta e utilizzo degli switch meccanici lineari EPOMAKER Flamingo con una forza di attuazione iniziale di 35 g. La robustezza, l’assemblaggio e la qualità complessiva della tastiera si sono sentiti tutti, in maniera positiva.
L’unico appunto, da fare nel mio caso, per un FPS come Call Of Duty, è stata la non sempre perfetta praticità alla pressione dei tasti nella curvatura superiore. Infatti anche dopo diversi giorni non era difficile non sbagliare a fare una rapida pressione di alcuni tasti.
Per il resto nulla davvero da dire.
Autonomia
A livello di autonomia la EPOMAKER Brick 87 si comporta abbastanza similarmente ad altre tastiere da gaming Wireless recensite. Grazie anche alla sua batteria interna da 3.000 mAh. A livello pratico in modalità Wireless 2.4 GHz con un’illuminazione RGB standard la Brick 87 ci ha garantito circa 6 giorni di utilizzo effettivo che sono passati a effettivi 8 giorni spegnendo l’illuminazione RGB. Quindi sacrificando la parte migliore di una tastiera dotata di illuminazione RGB.
In modalità Bluetooth l’autonomia invece arriva a circa 11 giorni con illuminazione RGB attiva e 14 con illuminazione RGB disattivata. Ovviamente l’utilizzo in Bluetooth è indicato principalmente per la stesura o digitazione in generale mentre l’utilizzo Wireless rende facile l’utilizzo anche in Gaming grazie al Polling rate di 1000 Hz e alla minor latenza.
Dunque tirando le somme non ci siamo né sorpresi né stupiti dei risultati ottenuti.